Varchi futuristici

Location: Fiumicino
Area: 250 mq
Cliente: Privato
Project time: 2008

Un edificio con un ingresso anonimo e non identificabile; queste sono state le caratteristiche che ci hanno portato a progettare una pensilina in acciaio e legno, capace di combinare connotati estetici futuristici alla più tradizionale fisionomia di questo elemento architettonico da esterno.

Fuori dall’abitato, in una zona industriale dall’aspetto uniforme, sorge il polo direzionale il cui ingresso principale, oggetto di intervento, si presenta poco visibile da strada e, più in generale, con un’estetica poco accattivante, in disarmonia con l’edificio a cui appartiene. Difatti tale ingresso è costituito da un grande cancello in acciaio con ante a battente compreso tra due piccoli edifici destinati a locale tecnico e ad un casotto per il servizio di guardiania. Sebbene la distanza che separa questi edifici sia di pochi metri, si ha l’impressione che tra questi non vi sia un legame, una unione d’intenti volta a determinare il punto di accesso al fabbricato. Così, il primo passo a livello progettuale è stato quello di comprendere la necessità di realizzare un elemento architettonico di grande impatto visivo ed in grado di raccordare gli elementi esistenti.


Per questa ragione si è pensato ad una lunga pensilina in acciaio e legno con struttura portante indipendente rispetto ai piccoli edifici esistenti che sono compresi all’interno dell’altezza delle capriate. Quest’ultime sono costituite da pilastri e travi in acciaio con angolo di raccordo curvo che sorreggono quattro arcarecci in legno lamellare, i quali corrono lungo tutta la lunghezza della pensilina fungendo da punti di appoggio per i frangisole orientabili a pale ellissoidali in alluminio estruso. Infatti, un altro importante intento alla base del progetto è quello di schermare dai raggi solari tutta la zona sottostante la pensilina: le pale frangisole infatti trattengono circa l’80% del calore prodotto dai raggi solari raggiungendo un maggiore comfort termico per i locali sottostanti e consentendo una riduzione dei consumi degli impianti di climatizzazione fino al 30%.


La distanza di installazione dei frangisole è studiata per permette il corretto passaggio del vento, questo sia per fattori legati alla climatizzazione che per fattori legati alla sicurezza della struttura realizzata. A rafforzare quest’ultimo aspetto è dovuta la scelta di pilastri alveolari con aperture circolari, di derivazione aereonautica, i quali oltre a garantire una minore superficie di spinta da parte del vento, riducono il peso generale della struttura e concorrono a donare un piacevole aspetto hi-teck all’intero intervento. Completa la presentazione dei materiali utilizzati la descrizione degli arcarecci in legno lamellare, materiale composito, costituito essenzialmente da legno naturale di cui mantiene i pregi, ma assemblato secondo processi di lavorazione altamente tecnologici, in grado di aumentare in modo esponenziale le capacità strutturali del più antico ed apprezzato dei materiali.

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