Il giardino dell'anima

Location: Roma
Area: 250 mq
Cliente: Privato
Project time: 2015

Progettare un giardino non è una cosa semplice poiché dietro quest’arte c’è tutta una storia millenaria e tecniche specifiche che hanno portato nei secoli a rendere questi spazi privati sempre più unici e inimitabili. Per comprendere il nostro progetto dobbiamo però fare un piccolo excursus storico che permetterà di comprende il significato di determinate scelte estetiche e funzionali che abbiamo effettuato.

Progettare un giardino non è una cosa semplice poiché dietro quest’arte c’è tutta una storia millenaria e tecniche specifiche che hanno portato nei secoli a rendere questi spazi privati sempre più unici e inimitabili.

Per comprendere il nostro progetto dobbiamo però fare un piccolo excursus storico che permetterà di comprende il significato di determinate scelte estetiche e funzionali che abbiamo effettuato.

Nel Medioevo la forma del giardino era a pianta quadrata o rettangolare con pergole, padiglioni e soprattutto la presenza di un giardino dei “semplici” cioè con alberi da frutto, verziere ed erbario. Nel XVII secolo nasce il giardino all'italiana che rappresenta la naturale prosecuzione del palazzo nello spazio circostante.

In pratica siepi rigidamente geometriche ed alberi sagomati andavano a rappresentare i muri e le colonne interne dei palazzi, poi impreziositi con dettagli quali fontane, viali e dislivelli di terreno.

Nel 1600 inizia ad affermarsi il giardino romantico, che aveva come obiettivo quello di imitare la natura rendendo i giardini più “spontanei” possibili: la simmetria viene bandita a favore di spazi aperti a prato, collinette, laghetti come se ci si trovasse in un vero e proprio ambiente naturale.

Ad oggi il giardino diventa non son un ornamento della casa ma permette di vivere all’aria aperta anche in città, giovando alla salute psicofisica. Oggigiorno si continuano a mantenere caratteristiche estetiche miste legate sia alla rigidità che alla libertà delle forme.



Per questo progetto abbiamo pensato a due opzioni ben diverse tra loro che hanno come obiettivo quello di un’alta funzionalità e qualità estetica tenendo conto del contesto e non andando ad intaccare le grandi alberature già presenti quali il grande cedro del Libano ed i cipressi.

L’idea di base della soluzione 1, è stata quella di realizzare spazi in cui posizionare le varie essenze a “scacchiera” secondo la moderna tendenza degli allestimenti a verde.

Abbiamo pensato ad un’area definibile “spazio calmo”, cioè uno spazio all’aperto allestito e pensato per la fruizione dei condomini: arredato con attrezzature per esterni di design, è raggiungibile mediante percorsi a carattere intimistico e curato.

L’area è pensata con schermature verdi e tagli di luce al led per essere utilizzata anche di sera. Li dove vi era la necessità della pavimentazione, abbiamo pensato ad un’alternanza di lastre di pavimentazione in pietra spazzolata calcarea (travertino o botticino) e piccole aree in erba (Agrostide o Dichondra).

In un’altra area del giardino abbiamo voluto ricreare aiuole con suddivisione regolare delle essenze, a ricordare gli antichi orti romani con vegetazione quale il Verbascum “Clementine”, la Stipa Tenuissima, l’Aquilegia Striata


Per quanto riguarda la soluzione 2, anch’essa è caratterizzata da uno “spazio calmo” poiché congeniale per serate e pomeriggi all’aperto.

In questo caso abbiamo ripreso i caratteri geometrici dei vecchi giardini all’italiana creando però un connubio con alcune caratteristiche contemporanee.

In un’area del giardino abbiamo dunque pensato ad uno spazio circoscritto da fioriere in muratura e da una bellissima siepe di bosso potato dalle forme geometriche e lineari.

Lungo il margine dell’area si sviluppa una vegetazione rigogliosa e colorata, al centro un bellissimo prato curato, e qui e lì illuminazioni e sedute di design di grande effetto. Anche in questo caso abbiamo inserito il giardino a scacchiera come gli antichi orti romani, per citare la storia ma con delicatezza.

In entrambi i casi è stata fondamentalmente la scelta delle essenze vegetali che sono state studiate e scelte in base al loro cromatismo ed in base all’esposizione alle fonti di luce. Laddove si opera in porzioni ombrose verranno applicate piante che non amano la luce e viceversa, negli spazi da vivere all’aperto, saranno collocate essenze che hanno bisogno di molta luce solare per creare alla fine un giardino unico e dall’effetto “wow”.

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