Piano ad induzione o gas, quale scegliere per la tua casa?

Tra estetica, funzionalità e soprattutto risparmio in bolletta

Capire quale piano cottura scegliere per la propria cucina è diventata una scelta da ponderare con grande attenzione. In tanti in questi mesi si sono posti la domanda sul come risparmiare e ridurre i consumi di gas. Ma quanto può aiutare una piastra ad induzione rispetto al gas sia dal punto di vista della qualità della cottura dei cibi che del risparmio energetico?

Vogliamo allora spiegarvi le differenze e trovare vantaggi e svantaggi.

Il piano cottura a gas è ancora oggi quello più diffuso e utilizzato. Nelle case lo possiamo trovare in acciaio inox, in vetroceramica ed anche cristallo su cui ci sono ovviamente un numero variabile di bruciatori alimentati a gas metano o GPL.

Il piano cottura ad induzione è invece negli ultimi anni diventato sempre più diffuso grazie alla sua innovazione. Non utilizza infatti il gas, ma funziona grazie alla corrente elettrica e ad un sistema di bobine di rame situate sotto al piano strettamente in vetroceramica. Il funzionamento è dato dalla conduzione: una volta poggiata la pentola con il fondo ferroso sul piano cottura, la bobina si attiva creando un campo elettromagnetico che attiva il calore e permette di cuocere i cibi.



Quando si pensa al gas, si pensa subito ad elettrodomestici obsoleti, ma in realtà la tecnologia ha fatto passi da gigante nel campo di questi piani cottura che sono oggi più sicuri ed efficienti. Alcuni modelli sono dotati di sistemi all’avanguardia che permettono di regolare la fiamma con la massima precisione selezionando livelli di potenza predefiniti oppure sono anche forniti di display digitali per controllare in tempo reale la potenza del bruciatore. Gli svantaggi sono però una maggiore dispersione del calore con un tempo conseguente maggiore per la bollitura dell’acqua riducendo anche la sua versatilità (9 minuti per il gas e 4 minuti con l’induzione).



Il piano cottura ad induzione essendo di ultima generazione presentano numerosi vantaggi:

  • Hanno un design molto elegante e minimale che si adatta a qualsiasi tipo di cucina
  • Non c’è dispersione di energia perché quest’ultima viene prodotta solo dove serve quindi automaticamente sono più versatili e veloci (per esempio nel far venire a bollire l’acqua)
  • Il piano è in vetroceramica e di facile pulitura
  • Alcuni hanno una cappa integrata in grado di eliminare velocemente i fumi e odori troppo forti

Anche i piani cottura però presentano qualche svantaggio. Non utilizzando il gas ma l’energia elettrica, quest’ultima a volte può avere un costo maggiore. Un altro problema è il fatto di poter utilizzare solo pentole con in fondo ferroso che hanno un costo anche più alto rispetto a quelle normali.



Quindi cosa conviene scegliere tra un piano ad induzione e uno a gas?

Poiché sono due fonti energetiche ben differenti e il cui costo varia in base al mercato o a problematiche sociali e politiche come quella attuale della guerra in Ucraina, è difficile paragonare il consumo tra i due diversi piani cottura.

In generale, possiamo affermare che i piani cottura a induzione sono più efficienti e consumano di meno rispetto a quelli a gas risparmiando anche sulla dispersione del calore e riducendo il tempo per la preparazione. Secondo ultimi studi con il piano di cottura ad induzione si risparmiano ben 245 chilogrammi di CO2 rispetto ai fornelli tradizionali e di conseguenza un 25% di riduzione sul costo delle bollette.

Il piano cottura a gas rimane comunque un ottimo alleato oltre al fatto che trasmette quel senso di tradizione e calore ed è anche molto più amato da chi ama cucinare.


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